Ditta individuale e Partita IVA: come partire col piede giusto (senza confondersi tra forfettario e semplificato)

12 maggio 2025

Se hai già letto l’articolo sulla SRL, ma stai pensando che per iniziare forse è meglio qualcosa di più semplice, allora sei nel posto giusto.

Oggi parliamo di ditta individuale e partita IVA: la formula più veloce, economica e diretta per iniziare a lavorare in proprio. Perfetta per freelance, artigiani, piccoli imprenditori o professionisti che vogliono partire con leggerezza, ma in regola.

Cos’è una ditta individuale?

La ditta individuale è l’attività svolta da una sola persona (tu!), in forma imprenditoriale. È diversa da una società, perché non c’è separazione tra te e l’attività: sei tu l’azienda.


Vantaggi?
Si apre in pochi giorni
✅ Costi contenuti
✅ Burocrazia minima


Svantaggi?
⚠️
Il titolare risponde con il proprio patrimonio personale (ma ci sono modi per tutelarsi, vedremo come)



Partita IVA: forfettario o semplificato?

Appena apri la partita IVA, bisogna scegliere il regime fiscale. Le due scelte principali sono:


 1. Regime forfettario


È il più gettonato tra chi inizia, perché ha:

  • Tassazione agevolata: 15% (o 5% per i primi 5 anni)
  • Niente IVA, niente ritenuta d’acconto
  • Pochissima burocrazia
  • Costi di contabilità bassissimi

💡 Quando conviene:

  • Se pensi di fatturare meno di 85.000 € all’anno
  • Se non hai grandi costi o investimenti da scaricare
  • Se lavori da solo e vuoi semplicità


📌 Attenzione però: non puoi detrarre spese (carburante, pc, affitto, ecc.) né recuperare l’IVA sugli acquisti. C’è una percentuale di “costi figurativi” calcolata dallo Stato, che non sempre riflette la realtà.



2. Regime a contabilità semplificata


È il livello successivo. Più impegnativo, ma anche più flessibile.

  • Si applica se superi gli 85.000 € di ricavi o se scegli tu di passare al semplificato
  • Paghi le tasse su ricavi - costi reali
  • Puoi scaricare le spese e recuperare l’IVA
  • Hai una contabilità più strutturata


💡 Quando conviene:

  • Se hai molte spese
  • Se lavori con clienti che richiedono fattura con IVA
  • Se vuoi mostrare un utile più basso e gestire meglio la tassazione


📌 Nota bene: qui la gestione contabile è più complessa. Serve un commercialista che ti segua passo passo (indovina chi? 😉)



Le mie pillole strategiche (da non saltare!)


1. Occhio ai requisiti per il forfettario

Non basta “volerlo”: serve rispettare alcune regole (no partecipazioni in SRL, no dipendenti oltre un certo limite, ecc.). Verifichiamo insieme che tu possa accedervi prima di aprire.


2. Fattura elettronica: sì o no?

Dal 2024 anche i forfettari devono emettere fattura elettronica. Non è difficile, ma va gestita bene. Esistono software semplici ed economici (alcuni li consiglio ai miei clienti e ti spiego come usarli).


 3. Previdenza: INPS o cassa professionale?

Dipende da che lavoro fai. Un artigiano o commerciante va all’INPS gestione commercianti, un architetto invece ha la sua cassa (Inarcassa). È importante sapere quanto pagherai e quando, per non farti trovare impreparato.


4. Attenzione al primo anno!

Nel primo anno non verserai subito tutte le tasse… ma poi arrivano saldo + acconto e l’effetto sorpresa può essere brutto se non lo hai pianificato. Io ti aiuto a simulare il carico fiscale, così non ci sono sorprese.


 In sintesi…

Aprire una partita IVA in ditta individuale è un passo importante, ma non deve spaventarti. Con le informazioni giuste, un pizzico di pianificazione e qualcuno che ti accompagna (indovina ancora chi? ), puoi partire tranquillo, in sicurezza e senza stress.

Vuoi capire se sei più da forfettario o semplificato? Scrivimi: in mezz’ora di consulenza gratuita possiamo fare chiarezza.

commercialista
12 maggio 2025
Vuoi avviare una SRL? In questo articolo trovi una guida semplice e concreta per partire con il piede giusto.
dichiarazione dei redditi
12 maggio 2025
La dichiarazione dei redditi non deve essere un incubo: scopri la differenza tra oneri deducibili e detraibili.